Neuroepsicomotricità individuale

Molti dei percorsi che svolgo con i bambini passano da una fase iniziale di valutazione e lavoro individualizzato volto alla conoscenza reciproca e a creare nel bambino competenze di base utili alla sua autonomia o al vivere sociale. 
Gli obiettivi possono riguardare quindi le seguenti aree: sensorialità, motricità globale e fine, comunicazione, relazione,  cognitività, emotività. 
Le principali difficoltà a cui è indirizzato il lavoro individuale possono essere transitorie o permanenti e riguardano l' attaccamento con le figure genitoriali,  la gestione delle emozioni, delle richieste e dei limiti, l' auto-regolazione, la pianificazione e l' attenzione, l' inibizione emotiva e relazionale, ritardi nell'acquisizione delle tappe psicomotorie, sindromi genetiche, disturbi del neurosviluppo (Adhd, Autismo, disturbi della coordinazione motoria, disturbi di apprendimento, disturbi comportamentali e della regolazione emotiva, disabilità intellettiva,  disturbi della comunicazione, ecc).

Neuroepsicomotricità in gruppo

I bambini beneficiano delle esperienze del vivere sociale perchè queste offrono occasioni di imitazione e modellamento, meccanismi alla base dell'evoluzione comportamentale. Saper stare in un gruppo per un bambino significa acquisire le principali competenze che regolano la socialità: rispetto dei turni, delle regole,  delle richieste; scambio di oggetti e ruoli, cooperazione per un obiettivo congiunto, individuazione del proprio ruolo nel gruppo, gestione delle emozioni. 

Neuroepsicomotricità a Scuola

I progetti nel contesto scolastico sono orientati ai seguenti obiettivi: 

  • migliorare le relazioni del gruppo classe
  • individuazione e modificazione di dinamiche scarsamente funzionali
  • rilevazione precoce di difficoltà e/o disturbi del neurosviluppo 
  • promozione dello sviluppo globale dei bambini
  • laboratori di potenziamento 

 

Percorsi genitore bambino

Sono interventi volti a supportare la relazione tra il genitore ed il bambino. Il genitore viene invitato ad entrare nel setting, qualche volta in veste di osservatore, altre volte mettendosi in gioco letteralmente col proprio bambino. Questa modalità di lavoro favorisce nel genitore l'abbandono di copioni relazionali poco funzionali all'evoluzione del bambino e la scoperta delle proprie risorse; è utile per il bambino per superare fasi critiche, separarsi serenamente dal genitore e instaurare con altri adulti relazioni di fiducia. 

Consulenze per genitori ed insegnanti

La relazione educativa tra adulto e bambino  si costruisce nel tempo attraverso un delicato gioco tra le parti che varia sulla base di numerosi fattori, esterni e interni alle persone. Per l'adulto (insegnante o genitore che sia) può diventare complesso ripristinare un rapporto di serenità col bambino, ricostruire l'asimmetria educativa, gestire determinati comportamenti problema, individuare le risposte più adeguate. In questi casi mi occupo di accompagnare l'adulto nell'analizzare la situazione: individuare il problema e le risorse a disposizione delle persone coinvolte, quindi sviluppare delle strategie utili.

La modalità è quella dei colloqui in presenza o a distanza. 

Lavoro di rete

E' fondamentale creare attorno al bambino una rete di persone in grado di conoscerlo e supportarlo attivamente nel suo sviluppo e nelle sue esigenze specifiche. Questo presuppone qualche volta la necessità di interagire o far entrare in gioco nel percorso terapeutico altre figure (insegnanti, pediatra, logopedista, psicologo, neuropsichiatra infantile). 
La modalità è quella dei colloqui in presenza o a distanza.